Zingaretti guarda invisibili pagliuzze negli occhi altrui ma non vede, o meglio fa finta di non vedere, la trave conficcata nei propri. Invece di attaccare il centrodestra indicando inesistenti divisioni, pensi al suo di partito, dove le candidature elettorali sono decise con faide in stile Suburra, come emerso dal caso di Albino Ruberti. Una vicenda gravissima, quella del suo ex capo di Gabinetto Ruberti, arrivato addirittura a minacciare di sparare a qualcuno se non si fosse inginocchiato al suo cospetto, sulla quale Zingaretti, non a caso chiamato “er saponetta’, soprassiede come se niente fosse. Chiarisca piuttosto Zingaretti, anche perche’ quanto sta emergendo getta un’ombra su come viene gestito tutto il sistema di potere del Pd romano e laziale, dalle nomine agli appalti, che da anni tiene ingessata la Regione.
Di marcosilvestroni
Senatore della Repubblica - Segretario di Presidenza