Nel Consiglio dei Ministri del 1 maggio, il Governo Meloni ha liberato altri 4 miliardi di euro per il taglio del cuneo fiscale: come si traduce?
Con il taglio del cuneo fiscale, grazie al Decreto Lavoro e al tesoretto di circa 4 miliardi ottenuto con il DEF, si avranno in media complessivamente 100 euro in più al mese in busta paga.

Inoltre, il Governo punta a un generale rafforzamento dell’occupazione grazie agli incentivi per aziende che assumono e l’abbattimento della burocrazia per i contratti a termine.
La vecchia misura del Reddito di Cittadinanza era incentrata passivamente sull’assistenzialismo.
Le nuove misure di inclusione e politiche attive, l’assegno di inclusione e lo strumento di attivazione del lavoro, mantenendo attivi i necessari sussidi per la platea degli inabili al lavoro, spostano l’attenzione sulla rimessa in moto della forza lavoro del paese grazie a percorsi di formazione e riqualificazione lavorativa.
Tra gli obiettivi principali l’aumento dell’occupazione giovanile e l’abbattimento del fenomeno dei Neet, i giovani tra i 18 e 30 anni che non lavorano, non studiano e non sono in cerca di occupazione.

Le facili e sensazionalistiche propagande di Pd e M5S non fermeranno il duro lavoro che fin dalla legge di Bilancio, a pochi giorni dal proprio insediamento, il Governo sta attuando senza sosta.
Leggo le affermazioni di alcuni esponenti del Pd tra cui quelle del capogruppo in senato Francesco Boccia sul decreto lavoro e mi appaiono assai strumentali.
Persino le fonti ISTAT indicano un aumento dei contratti a tempo indeterminato e del lavoro autonomo a fronte di una diminuzione delle occupazioni a tempo determinato per un aumento generale dell’occupazione totale del 2% (+459mila unità).
I dati dell’Istat pubblicati del 28 aprile 2023 promuovono il Governo Meloni e confermano che stiamo restituendo all’Italia il prestigio che merita. Nel primo trimestre del 2023 il Pil è aumentato dello 0,5% rispetto al precedente trimestre e dell’1,8% in termini tendenziali.
I risultati dell’Italia sono migliori di quelli, ad esempio, di Francia e Germania.

Stiamo mantenendo il patto con gli elettori, con i cittadini, con la Nazione.

Di marcosilvestroni

Senatore della Repubblica - Segretario di Presidenza

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