Rivedere quanto prima gli schemi di incentivi all’edilizia, come previsto dal Piano Nazionale Energia e Clima (Pniec) 2023, è quanto necessario per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Questo si ottiene “attraverso una promozione delle pompe di calore; una semplificazione della normativa; con strumenti finanziari dedicati a supporto di famiglie indigenti; con la transizione verso tecnologie rinnovabili ed uno stop agli incentivi alle caldaie a gas.
Concordiamo su questo con l’Onorevole Massimo Milani (Fdi), segretario della Commissione Ambiente della Camera. Interessante il confronto anche con Claudio Capozio, AD di Daikin Applied Europa di Ariccia,  leader nel settore HVAC a Roma dal 1968.

Le caldaie a gas non consentono di raggiungere i risparmi energetici e la riduzione delle emissioni che l’Europa si è prefissata di raggiungere nel 2030 in ambito edilizio.
L’unica soluzione per raggiungere i desiderati livelli di decarbonizzazione insieme all’indipendenza dai combustibili fossili è quella di incentivare le pompe di calore, tecnologia già pronta, flessibile ed affidabile.
Ce lo chiedono anche le ‘Proposte per la revisione del PNRR ed il capitolo REPowerEU’ (sottoposti la scorsa settimana alla Cabina di regia dell’Esecutivo), secondo le quali si considera urgente intervenire varando misure volte a una maggiore diffusione di pompe di calore, all’interno delle politiche di efficientamento e di contrasto alla povertà energetica.
Il comparto nazionale delle pompe di calore sta crescendo e deve continuare a farlo.
Per poter garantire un ruolo di leader dell’industria italiana nel mondo della climatizzazione, come è stato fino ad oggi grazie ai prodotti a gas, adesso è importante sollecitare, visto che si sta andando inevitabilmente verso nuove tecnologie, la transizione ecologica verso le pompe di calore.

Di marcosilvestroni

Senatore della Repubblica - Segretario di Presidenza

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